Nov 29, 2017 - Poesie    No Comments

Il Natale del turnista.

In questi giorni ci è stata comunicata l’abbondante fermata per le prossime feste. Ho ripensato a questa poesia, la scrissi anni or sono, quando per noi turnisti sul 4-2 avvicendati la fermata natalizia spesso legata alle esigenze di  produzione, era un optional.

E’ nato Gesù,

niente ferie così

non ci pensi più.

Senza trucco e senza inganno,

ci hanno fregato

anche quest’anno.

L’accordo è firmato,

è felice

il sindacato.

La 13° non spenderai,

perché tu

il ponte non farai.

Mentre gli altri a festeggiar,

zitto, zitto saluti

e te ne vai a lavorar.

Mangian lenticchie e panettoni,

quelli che si sentono

nostri padroni.

Tutti a ritirar lo scatolone,

con dentro sto bel

torrone.

Ma se a casa vuoi restare,

il dottore devi andare

a salutare.

Stefano Marchetta

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