Leone Balduzzi, il cavaliere.

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Ricordo che da bambino conoscevo nella mia ingenuità Leone Balduzzi come il padrone del negozio in Corso Umberto I°, un commerciante.

L’immagine del ricordo di Leone Balduzzi e concentrata in un piccolo fotogramma della mia mente, un giorno di Natale di tanti anni fa, andando a messa sentii un suono nuovo che echeggiava nella chiesa, incuriosito, mi avvicinai verso l’altare, quando giunsi nelle vicinanze, vedi un signore dai capelli bianchi girato di schiena che provava il suo strumento prima della santa messa. Quando ne scoprii il volto, rimasi sorpreso nel vedere chi era, quell’istante di lui con la guancia appoggiata sul violino che si muoveva come chi sta ballando con la sua dama, nella mia mente è sempre abbinato al cavaliere e così ho voluto disegnarlo. In seguito crescendo, ebbi modo di conoscere il poeta, musicista, autore di autentici capolavori musicali, come “Sante Salve belle” che è diventata nel tempo l’inno della nostra città.

Ha avuto il grande merito di essere negli anni 80 insieme al maestro Fiorentino Fabrizi di creare il complesso bandistico “Città di San Salvo”, di cui era Presidente onorario, di cui ebbi la fortuna di farne parte in quegli anni conoscendolo anche in quella veste. Anche la “Corale 50 e più”, fu realizzata e voluta fortemente da Leone.

Che dire ancora è stato un grande.

Stefano Marchetta

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