Stefano Marchetta

Và a fàrtë ‘na cacàtë a rèvë dë màrë ca të sbàttë l’acquë a lu chìulë.

(Vai a farti una cacata a riva di mare che ti sbatte l’acqua al culo).

Tipico consiglio che si da a chi dice tante stupidaggini in modo che faccia qualcosa di costruttivo.

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A dx si riconoscono Tomeo Aurelia e Di Nello Erminda

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Come si dice: “La duvuziàunë è la duvuziàunë“.

Lë percellètë è una tradizione senza tempo, anche ai tempi del covid 19.

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L’ape con la pepèzzerë, anche se non si vede bene è guidata da Nicola Altieri, sulla sx si riconosce Angelo Chioditti e sulla dx Marinelli e Francesco Forte.

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Nella foto Vicoli Carlo, Marchetta Stefano, Vicoli Antonio, Di Falco Alfonso e Vicoli Nicola. L’ultima uscita insieme prima che ognuno di noi prendesse la propria stada, chi verso il lavoro chi verso l’università.

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Tì li sì lònghë, ma nin li sì accunduò.

(Tu sai tante cose, ma non li sai raccontare).

Riferito a quelle persone che nonostante sappiano tante cose e hanno molta esperienza, sono dei cattivi narratori, non catturano l’attenzione nel raccontare le cose.

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