

Questa poesia la dedicai a mia figlia mentre la vedevo cambiare e fiorire.
Ormeggiata te ne stai,
come un veliero
dal mare ti lasci cullar.
Nel molar le cime,
il vento della tua femminilità
gonfia le tue vele.
Lasciando la tua infanzia,
fai rotta verso
il mar della fanciullezza.
Seguendo il richiamo di un faro,
raggiungi quell’età
per scoprirti donna.
Stefano Marchetta
Prèmë dë cumunzà a càrrë ‘mbàrë a cammenë.
(Prima di cominciare a correre impara a camminare).
<<Sto facendo le prove per la fotografia che devo mettere al cimitero!>>
Nel carnevale del 1990 fu organizzato tra i tanti giochi, l’albero della Cuccagna usando il palo del lampione che una volta era posizionata al centro di piazza San Vitale davanti la chiesa.
<<Sto per arrivare>>.
Chi malë të vò decë, mmasciatàurë zë fa chiamà.
(Chi male ti vuole dire, ambasciatore si fa chiamare).
Il campo 133 era situato a Orano (Algeria), era il luogo, dove gli americani mandarono i prigionieri che loro fecero nel momento dello sbarco in Sicilia, fino alla fine della guerra. Lo sbarco in Sicilia (nome in codice operazione Husky) fu attuato dagli alleati sulle coste siciliane il 10 luglio 1943, durante la seconda guerra mondiale, con l’obiettivo di aprire un fronte nell’Europa continentale, invadere e sconfiggere l’Italia fascista e, infine, concentrare in un secondo momento i propri sforzi contro la Germania nazista. Fu la prima operazione delle truppe alleate sul suolo italiano durante la guerra e segnò l’inizio della campagna d’Italia. Quando in seguito parlammo degli eventi successi durante il conflitto mondiale, visto gli obbrobri fatti dai tedeschi, mio padre pensando a quanti amici non tornarono, con gli occhi lucidi, mi disse:
“Sono stato fortunato a cadere prigioniero degli americani”.
Mio padre il 1° da dx accosciato