Stefano Marchetta

Il 4-12-1995 venne a mancare Don Cirillo, parroco nella chiesa di San Giuseppe per 51 anni, dal lontano 15 luglio del 1945.

Avendolo conosciuto, ricevuto tutti i crismi da lui come tanti sansalvesi, mi piace ricordarlo con una vecchia foto, l’occasione è il giorno della prima comunione di Domenico Travaglini, avvenuta nel 1954.

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Chi më vattejë me jè cumbùarë.

(Chi mi battezza mi è compare).

Si riferisce a chi fa qualcosa per te, avrà tutta la tua gratitudine.

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 Io che suono in banda.

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In una pausa di lavoro mentre stavano zappando il terreno, zona strada Circonvallazione.

1)Cilli Mario (Il mio compare di battesimo), 2)Chioditti Angelo, 3)Chioditti Antonino, 4)Chioditti Vitale, 5)Chioditti Ugo, 6)Chioditti Luigi, 7)Cilli Nicola,

8)Mancini Antonio, 9)Chioditti Antonio, 10)Chioditti Vitale, 11)Chioditti Giuseppe, 12)Polutri Giuseppe, 14)Di Filippantonio Carmine, 14)Cilli Cristina (moglie di Giuseppe e sorella di Mario).

Ugo non arrivò alla maggiore età.

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Lu cuavàccë. zë màgnë la casë ‘ngnë tuttë lu tuàttë.

(Il gozzo, si mangia la casa con tutto il tetto).

In questo caso, l’uomo preso dall’ingordigia, viene paragonato alla gallina che pascolando immagazzinare nel gozzo il nutrimento ingerito rapidamente.

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Olio su tela 30×25.

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Mèijë vàttë chë puštë dë vàttë.

(Meglio botte che sella di botte).

Mèijë puštë dë vàttë chë capë dë casë.

(Meglio sella di botte che il capo della casa).

I due modo di dire mettono in evidenza che a volte è meglio avere poche responsabilità.

Nel primo caso, la botte ha la responsabilità di salvaguardare solo il vino, mentre la sella ha l’onere di reggere la botte e del suo contenuto.

Nel secondo caso, dice è meglio avere poche e precise responsabilità come la sella, che averne una miriade come un genitore (il capo della casa).

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