Cilli Vitale inizio anni ’30.

Ricordo che i vecchi non dicevano mai fammi una foto, ma esclamavano “FÀMMË ‘NU RUTRUÒTTË” (Fammi un ritratto).

Una volta il ritratto era riservato ai grandi personaggi, ai sovrani e ai ricchi aristocratici, sotto forma di busti marmorei o legnose o sotto forma di pittura su vari supporti. Poi con l’avvento della fotografia e grazie ai fotografi ambulanti, che giravano per le fiere di paese in paese, anche i meno ambienti finalmente ebbero il loro ritratto così da poter tramandare il loro ricordo nel futuro.

Nella foto lo zio e i cugini dei miei genitori, Cilli Vitale con i figli Rocco e Nina inizi anni ’30.

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